Zafferano Leone

Conferendo gusto ed aroma a qualsiasi infusione, lo zafferano si presta per la preparazione di pinzimoni, pastelle per friggere, impasti per pane e focacce o salse di accompagnamento di vario genere, soprattutto a base di formaggio, yogurt e panna.

Oltre all’utilizzo classico nel riso, lo zafferano si accompagna bene anche con gli spaghetti, la pasta fresca, la pasta ripiena ed il cous-cous. Si può usare sia nell’acqua o il brodo di cottura che in un sugo al burro, al limone o alla panna.

Lo zafferano si sposa bene sia con il vino bianco che con gli agrumi per cui può essere aggiunto in tutti i secondi che hanno una salsa di condimento o richiedono la sfumatura col vino, come: le scaloppine, i bocconcini di pollo al limone o l’anatra all’arancia.

Poiché si accompagna bene con i latticini, lo zafferano si presta alla preparazione di budini, mousse, creme, ripieni alla panna e tutti i dolci che richiedono l’aggiunta di latte nell’impasto. Può anche essere usato per insaporire lo yogurt, il kefir ed il gelato.

Il colore distintivo dello zafferano può conferire un tocco unico sia ai liquori, come limoncino o arancino, che ai cocktail, secchi, dolci o speziati. Esistono in commercio anche dei liquori realizzati con petali di fiori di zafferano.

Sempre grazie al suo colore ed alle proprietà toniche ed antidepressive, lo zafferano viene usato per preparare thè caldo, freddo e limonata. Di solito si accompagna a cannella, cardamomo, zenzero, agrumi e petali o estratti di rosa.

Grazie alla sua capacità di regolare il rilascio di serotonina, lo zafferano è in grado di stabilizzare l’umore, combattere l’insonnia e svolgere una funziona anti-depressiva importante.

Diversi studi hanno confermato in laboratorio la capacità dello zafferano di degradare gli accumuli di proteina b-amiloide nelle cellule cerebrali, responsabili della malattia di Alzheimer, svolgendo così una funzione di cura e protezione.

Nelle fasi iniziali e intermedie, lo zafferano ha dimostrato la capacità di rallentare la maculazione degenerativa, un disturbo agli occhi legato all’avanzare dell’età che può comportare la cecità in chi ne è afflitto.

Lo zafferano è un anti-infiammatorio naturale delle vie respiratore per cui è molto indicato per i pazienti asmatici e per curare la tosse persistente.

La crocina, molecola responsabile del colore rosso dello zafferano è anche in grado di agire sul metabolismo degli zuccheri, deprivando le cellule tumorali del nutrimento di cui necessitano per vivere e proliferare.

Lo zafferano migliora il profilo glicemico nel sangue abbassando i livelli di glucosio e agendo sulle risposte all’insulina. Inoltre, poiché tende a eliminare il senso di fame, aiuta a mangiare meno ed attenersi a regimi dietetici di cura o dimagrimento.

Lo zafferano è da sempre utilizzati in Oriente per la cura dei capelli, la psoriasi, come anti-rughe e per contrastare l’invecchiamento in generale grazie alla sua capacità di contrastare lo stress ossidativo nelle cellule.

Assumere zafferano è utile per contrastare l’accumulo di gas nell’apparato digerente, ridurne gli effetti colitici, alleviare i crampi allo stomaco e prevenire l’ulcera allo stomaco.

Tradizionalmente considerato un afrodisiaco in diverse colture, recenti studi hanno evidenziato gli effetti benefici che questa spezia ha sull’apparato riproduttivo.

Si ha menzione fin dall’epoca dei fenici dell’utilizzo dello zafferano per colorare i copricapi dei sacerdoti e tutt’oggi i monaci Buddhisti ed i fedeli Hindù portano delle vesti tinte con questa spezia.

Prima dell’avvento dei pigmenti chimici, lo zafferano era utilizzato per il colore giallo oro nella pittura, oltre ad essere mescolato con altri colori per conferire loro una maggiore brillantezza. Ancora oggi è richiesto per i restuari di quadri ed affreschi antichi.

Lo zafferano svolge una funzione importante nei laboratori di biologia poiché permette di colorare e quindi distinguere diverse tipologie di tessuti da analizzare al microscopio.